Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FARINA.
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FARINA.
Definiz: Sost. femm. Sostanza sottilissima, in guisa di polvere, che si produce mediante la macinazione de' cereali, biade, legumi, castagne secche, e simili; od anche che si cava da altri vegetali.
Dal lat. farina. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 128: La farina de' lupini col mele vale contro i bachi.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 92 t.: La farina del loglio nato tra 'l grano.... tiene a dietro le piaghe.
Esempio: Domen. Plin. 571: Le cose che si macinano secche fanno più farina: quelle che si spruzzano con acqua salsa fanno la midolla più bianca, ma ritengonne più nella crusca. La farina è così chiamata dal farro, sì come mostra il nome. Il modio della farina di segala di Francia rende ventidue libre di pane, ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 414: Il pane che si fa del fiore della farina del grano nutrisce assai più di quello che si fa della farina non burattata.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 420: La farina d'orzo cotta con acqua melata, e fichi secchi, risolve le posteme.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 427: Fassi della decozione del riso cristeri utilissimi per la disenteria.... Mettesi la farina utilmente ne gli empiastri ripercussivi.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 4: Ghiande, le quali macinate a farina, sebben fanno un pan tetro e duro, sovvengono ai tempi nei bisogni della necessità, e massimamente quelle che si cavano dal faggio e dall'eschio.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 64: Vivono d'una radice che seminano, e ne fanno farina, la quale nomano mandioca.
Esempio: Bald. Poes. 167: S'adattò con la destra a spargervi entro La purgata farina; non cessando Con la sinistra intanto, e mescer sempre La farina e l'umor con saldo legno.
Esempio: Ricett. fior. 280: Farina di fave, di mocchi, di ceci, di lupini, d'orzo.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 17: La galla di cipresso,... di cavolo Non cotto foglie, e farina di fave ec.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 253: Presi sensata esperienza, col mezzo del microscopio, di que' globetti lucidi inchiusi nella farina del frumento dell'orzo, e di altri grani ec.
Esempio: Legg. Band. Leop. 7, 140: Tutti i grani e biade da macine,... tanto sodi che in farina ec.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 425: La pendice del monte.... è vestita di grandissimi castagni domestici che servono di sostentamento a gran parte degli abitatori colla farina che ne cavano dai frutti.
Esempio: Manett. Ragion. 21: Farina ordinaria di grano o d'altra biada.
Esempio: E Manett. Mem. Frum. 144: La farina, nella suddetta forma ridotta, si chiama dagli Orientali sagumanta.... Si ricava questa dall'albero, avanti che getti la fruttificazione, perchè arrivato cotesto tempo si troverebbe la midolla divenuta tutta filamentosa, e non più atta a render farina.
Definiz: § I. E detto della sostanza contenuta nei vegetabili, atta ad essere ridotta in farina. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 73: Questi cotali [campi] non si convengono seminare nell'autunno, imperocchè troppo si bagnano di freddo umore, e la farina de' semi si dilava e perisce, sì che nella primavera diventano vani e non fruttificano.
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 251: Egli hanno farina d'albori, che sono albori grossi, e hanno la buccia sottile; e sono tutti pieni dentro di farina; e di quella farina si fanno mangiari di pasta assai e buoni.
Definiz: § II. Assolutam. intendesi Farina di grano o frumento, con la quale si fa il pane. –
Esempio: Nov. Ant. C. 126: Il topo si nascose tra la farina.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 58: Due moggia di farina abburattata.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 55: I macigni da Settignano e da Montisci, per virtù de' quali, quando son macine fatti, se ne fa la farina.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 185: Disse il garzone del mulino: Presso tieni il sacco; e comincia a mettere la farina.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 121: Aveva mandati e' podestà nelle loro podesterie a' confini nelle Maremme, per fare tirare le ricolte alle terre, e fare ordinare farine.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 155: Impastansi i fogli con colla di farina e acqua cotta al fuoco.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 416: La farina che più si loda è quella che si fa del buon grano non macinata troppo trita.
Esempio: Soder. Coltiv. 111: Il lievito solo di farina infortito.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 61: Farina, o Tutta farina, si dice l'intiera sostanza dei semi o granelli del grano, macinati senz'aver fatta alcuna separazione; lat. farina o farina confusanea, essendo un tal nome derivato da far, prima specie di frumento conosciuto e usato dagli antichi.
Esempio: Leopard. Poes. 151: Fia noto.... quante moggia di farina inghiotta Il patrio borgo in ciascun mese.
Definiz: § III. E in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Le mura, che soleano esser badia, Fatte sono spelonche, e le cocolle Sacca son piene di farina ria.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 614: Le cappe de' monaci.... Sacca son piene di farina ria; cioè son piene di malvage anime e peccatrici, piene di mali pensieri e di mala voluntà. E come della mala farina esce male pane, così de le male voluntadi, che sono nei monaci, esceno male operazioni.
Esempio: Forteguerr. Cap. 248: Non fo zuppe, e da me non s'intride Farina di più semi nella madia, E son nemico dell'oglie putride.
Definiz: § IV. E figuratam., applicato alla lingua toscana, serve a denotare La parte più pura ed eletta di essa lingua; e propriamente in contrapposizione a Crusca. –
Esempio: Ross. B. Prel. Salv.: L'Accademia nostra, che non per altro.... s'intitola della Crusca, che per l'abburattar ch'ella fa e cernere da essa crusca la farina, che a quel fine.... innanzi se le presenta,... sentito dal suo Massaio che un sacchetto di farina, perchè si passasse per lo frullone, alquanti giorni addietro v'era stato lasciato ec.
Esempio: E Ross. B. Prel. Salv. appr.: Vogliono i nostri privilegj, che quando della stacciata esce a misura più crusca la metà che farina, questa si rimanga dell'Accademia, e quella, cioè la crusca, si resti del suo signore; e per lo contrario, allo 'ncontro.
Esempio: Crusc. Vocab. II: Così detta [la nostra Accademia] dal cernere che fa della farina delle scritture, il più bel fior cogliendone, e la crusca ributtando, come fa il frullone, sua impresa.
Esempio: Dat. Selv. 79: Quell'immortale insegna Per cui del grano il più bel fior si coglie, Mentre si cernon da' percossi stami Argentate farine e crusche d'oro.
Definiz: § V. Con gli aggiunti farina Bianca, farina Gialla, farina Dolce, denotasi respettivamente Quella di grano, di granturco, di castagne; la quale ultima in alcune parti di Toscana dicesi anche, popolarmente, Farina neccia o niccia. –
Esempio: Legg. Abbond. 13: Proibiscono.... l'incettare.... biade d'ogni sorte, tanto da macina che da cavalli, castagne, marroni, farina di marroni ec.
Esempio: Red. Lett. 2, 227: Alla fiera di Prato, nella quale sono esposti in vendita... pentoli, tegami,... catini, catinuzzi, e conche da bucato, vecchioni, castagne secche, farina niccia, cristalli, mercerie ec.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 112: Ben ripulite le castagne dalla scorza ridotta in sansa, non resta che macinarle per farne farina dolce.
Esempio: E Lastr. Agric. appr.: Per conservar la farina dolce, fa d'uopo scegliere un luogo asciutto e fresco.
Definiz: § VI. Per similit., detto di sostanza o materia, sia vegetale sia minerale, in polvere. –
Esempio: Esop. Fav. M. 157: Col mio forte dente io (la lima) fo di ciascun ferro sottile farina, e del mio tritamento cadere la dura polvere.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 56: Ogni gesso è di necessità romperlo e tritarlo con martelli di legno, tanto che e' si converta in farina.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 250: Quando i denti de l'un timpano spingono i fusi de l'altro, la ruota va attorno, a la quale essendo attaccata la macchina per una tramoggia, gli manda giù la vena (dell'oro); la quale ben macinata in farina, con una paletta di legno tonda si versa nel canale ec.
Esempio: Legg. Band. C. 29, 253: Le farine di tabacco paghino lire 6 per ogni migliaro di libbre.... Bene inteso però che la Siviglia, i Rapè grattati, l'Avana d'Olanda, e gli altri tabacchi pesti, macinati, in grana, o in farine, non saranno ammessi al transito…. in minor quantità di libbre cento.
Esempio: Manett. Ragion. 19: Una terra dotata di tali prerogative è stata tanto creduta adattata a tal fine (di far pane),... che da diversi naturalisti è stata caratterizzata col nome di farina fossile e di terra miracolosa.... Alcuni fra questi naturalisti sono di parere che tal terra o farina fossile sia quella specie precisamente detta comunemente medulla saxorum, ma esser tale da altri non si crede ec.
Esempio: E Manett. Ragion. 21: Quando il sole ha riscaldato questa terra, ella si squarcia, e manda fuori una quantità grande di globetti bianchissimi, che sono la farina di terra della quale si parla, e che viene adoprata in tal paese per materia di pane, non già comunemente o perpetuamente, ma soltanto in occasione di carestia.
Definiz: § VII. Farina, nel giuoco degli Aliossi, dicevasi La parte convessa dell'osso col quale detto giuoco facevasi, e che valeva nulla, come la parte concava valeva Uno. –
Esempio: Not. Malm. 2, 674: I nostri ragazzi dell'infima plebe, nel giuocare con quest'osso, s'adattano a quei segni, servendosene per numero; con fare il concavo il numero uno, il convesso farina, cioè nulla, per esser questo il più facile a rimanere scoperto.
Definiz: § VIII. Fior di farina, dicesi La parte della farina di grano più pura e sceverata dalla crusca. –
Esempio: Tratt. Benviv. 29: Come quelli ch'abburatta la farina, e discevera la crusca dal fiore della gentil farina.
Esempio: Pallad. Agric. 31: Fichi secchi pesti, meschiati con fiore di farina.
Esempio: Med. L. Op. 2, 139: Più bianca se' che il fior della farina.
Esempio: Bracciol. Schern. 20, 61: Mescola intanto il buon Prometeo e impasta Fior di farina all'acqua di fontana Sopra un'asse pulita, ec.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 61: Le parti.... più sottili della farina, e perfettamente repurgate da ogni particella di crusca e di farina più grossa, costituiscono ciò che si dice fior di farina, lat. flos; e siccome un simil fiore non era per tale tanto apprezzato se non ricavato dal grano più gentile e bianco addimandato siligine, quindi è che i Latini dissero parimente siligo il fior di farina.
Definiz: § IX. Impiastro di tre farine, o di cinque farine, si disse Una sorta d'impiastro, fatto con tre o cinque farine diverse. –
Esempio: Ricett. fior. 280: Impiastro di tre farine, attribuito ad Avicenna. R. Farina di fave, di mochi, d'orzo, an. lib. ii. Ranno ec.
Esempio: E Ricett. fior. appr.: Impiastro di cinque farine attribuito al medesimo. R. Farina di fave, di mocchi, di ceci, ec.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 172: A questi [carboni] si applicava impiastro di cinque farine, che si trovò cosa ottima, perchè manteneva il calore e separava il carbone; e separato che era, si adoprava il digestivo di trementina e rossi d'uovo.
Definiz: § X. Cangiarsi la farina in crusca. –
V. Crusca, § IV.
Definiz: § XI. Essere farina di alcuno, o del sacco di alcuno, dicesi per Essere checchessia detto, fatto, pensato, da quello; ed usasi per lo più in forma negativa. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 65: Debbe avere di là chi lo calunni; e di già ha avuto a dire all'Ardinghello, che le pistole latine scrittegli non sono sua farina.
Esempio: E Car. Lett. ined. 1, 98: Abbiate per una massima, che dovunque trovate che si parli in biasimo di persona ancora privata, non che de' principi e d'uomini segnalati, non è mia farina.
Esempio: Forteguerr. Cap. 249: Alla tua bella epistola latina, Pura così, che Tullio n'averia Piacere a dire ch'ella è sua farina, ec.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 26: Io te lo dico avanti, onde tu il sappia, Nè dica dopo che ella è mia farina.
Esempio: E Forteguerr. Terenz. 89: Parmenone Ha fatto questo imbroglio…. B. Ella è certo sua farina.
Definiz: § XII. Essere alcuno, od anche i sentimenti o gli atti di esso, farina schietta, netta, leale, Parere alcuno, od anche i sentimenti o gli atti di esso, farina schietta, netta, leale, ovvero Giudicare alcuno, od anche i sentimenti o gli atti di esso, farina schietta, netta, leale, Credere, e simili, alcuno, od anche i sentimenti o gli atti di esso, farina schietta, netta, leale, e simili; maniere che valgono Essere quegli o Parere, ovvero Giudicarlo altri o Crederlo, persona interamente schietta, sincera, innocente, e simili. Ma più comunemente si usano in forma negativa. –
Esempio: Pataff. 1: Leal farina se', non far la ghega (male la stampa, faina).
Esempio: Varch. Suoc. 5, 1: Non poteva credere che Gualtieri non avesse a rimandar per essa, avendogli io fatto dire a quel modo dal Pistoia, il quale però non credo che sia una netta farina.
Definiz: § XIII. E nelle medesime maniere, dicesi anche Farina da cialde, e oggi più comunemente Farina da far ostie; essendo tale farina, pura bianca e netta più che alcun'altra. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 58: Chi vi cercasse trito a falde a falde, Nè l'un nè l'altro è farina da cialde.
Definiz: § XIV. E parlandosi di dottrine od opinioni, o pure di persona rispetto ad esse, intendesi per Essere, o Non essere, quelle, Avere egli, o Non avere, dottrine od opinioni, rette, veraci, e simili. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 245: In quella raccolta di detti del Tuano si parla di lui, e circa alla religione non pare netta farina.
Esempio: Giust. Vers. 246: Questa dottrina, Secondo noi, non è schietta farina.
Definiz: § XV. E Non essere farina netta, detto di cosa, affare, operazione, e simili, vale Esserci dell'imbroglio, del falso, del disonesto, e simili. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 3, 69: Disse fra sè l'Imperadore: Quest'al certo non è netta farina.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: Questo è gergo furbesco, lingua bara; Qualche cosa d'iniquo si progetta, E questa qui non è farina netta.
Definiz: § XVI. Essere alcuno netta farina, Parere, o simili, netta farina, vale anche Essere quegli del tutto sano o, come suol dirsi, schietto. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 48: Van molti a grucce, in seggiola, e nel letto; Perchè non sono ancor netta farina.
Esempio: Not. Malm. 1, 78: Non son netta farina. Non sono schietti, Non sono affatto sani.
Definiz: § XVII. Non far farina, vale Non venire a capo di checchessia, Non conchiuder nulla; e Non fare una cosa farina ad alcuno, vale Non importargliene nulla, Essergli quella indifferente. –
Esempio: Bracciol. Schern. 1, 40: E tutta una mattina Meno e rimeno, e non fo mai farina.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 24: Chi tien che queste ninfe sian le lasche, Chi le sirene, ed altri le cazzuole:... Ognun si tenga pure il suo parere; O quelle o altre, a me non fa farina.
Esempio: Not. Malm. 2, 555: Non fa farina, cioè Non m'importa, e non fa al proposito mio.
Definiz: § XVIII. Porre la farina nei sacchi sfondati, vale figuratam. Far del bene, Giovare, altrui, senza ottenerne alcun buon effetto. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 168: Ti dico ben, che il mondo è pien d'ingrati, E si pon l'acqua negli orciuoli fessi, E la farina ne' sacchi sfondati.
Definiz: § XIX. Riuscir meglio, o più, a pan che a farina, dicesi proverbialmente, così di persona come di cosa, e vale Riuscir meglio con le opere, o in effetto, che non fosse l'espettazione. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 135: Egli è rispettoso. G. Sì, e timido e dappoco. C. Dappoco no; lassate fare a me, Chè io ve lo farò con li mia incanti Riuscir alla fin, come si dice, Meglio a pan che a farina.
Esempio: Ambr. Cofan. 2, 2: E' le parla amendue (le lingue spagnuola e francese) bene, e potrassene Servir, se noi vorremo; e sì riescemi Meglio a pan che a farina.
Esempio: E Ambr. Furt. 2, 6: Messer Mario, non s'affatichi vostra Signoria in ricordarmi quel ch'io ho a fare: io vi riuscirò meglio a pan che a farina.
Esempio: Marcellin. Metam. 206: Se volete dire il vero, soggiunse il Domino, io vi riesco meglio a pane che a farina.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 9: Ella m'è riuscita Meglio a pan che a farina (parla d'una lettera amorosa).
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 31: Quattro sonettini alla moda, un discorsetto bizzarro fatto a pompa, non gli metto a conto di vita, e non sono, a parlar chiaro, azioni di sustanza, di cui ne resti memoria, nè proprie dell'Accademia della Crusca, lontana dalle apparenze, e che (per dirla con un proverbio a lei confacevole) era già solita di riuscir meglio a pan che a farina.
Esempio: Magal. Lett. 153: Non indegne (certe notizie) della vostra cognizione, come non lo sono state di quella del sig. Principe di Toscana, che me l'aggradì sommamente, che mi disse essergli io riuscito più a pane che a farina.
Esempio: E Magal. Lett. 156: Non mi son io portato bene, e non vi son io riuscito più a pane che a farina?
Definiz: § XX. Vender crusca per farina, e Vender più la crusca che la farina. –
V. Crusca, §§ VII, VIII.
Definiz: § XXI. A can che lecchi cenere, non gli fidar farina.
V. Cane, § LXXIII.
Definiz: § XXII. La farina del diavolo va tutta in crusca, o va in crusca. –
V. Diavolo, § LXXXIV.
Definiz: § XXIII. Le chiacchiere non fanno farina, o I discorsi, non fanno farina; dicesi in proverbio a significare che Le parole, ancorchè ragionevoli e sodisfacenti, vogliono esser seguite da fatti, altrimenti non recano alcun frutto. –
Esempio: Giust. Vers. 264: Altro è dire, altro è fare.... Le chiacchiere Non fan farina.